Notizie e rumors da Facebook: tra Deals e riconoscimento facciale

Facebook mette a dura prova le nostre capacità di stare dietro alle novità che ogni giorno tira fuori: solo oggi sono almeno due le segnalazioni da fare per big F.

Da oggi, 31 gennaio, è ufficialmente attivo il servizio Facebook Deals per il mercato europeo, con il suo carico di conseguenze commerciali (nonostante si continui a confondere le funzioni di Deals con quelle di Groupon).

ASOS ed il Facebook-Commerce

ASOS, uno dei più importanti distributori britannici di capi d'abbigliamento, sta per lanciare una piattaforma commerciale completamente inserita all'interno di Facebook.

Foursquare goes more social

Foursquare ha appena dato una svolta alla battaglia per il controllo del mercato della geolocalizzazione aggiungendo la possibilità di caricare foto e commenti per i check-in dei propri amici. È un cambiamento modesto, che potrebbe tuttavia avere un grosso impatto nella battaglia ingaggiata con Facebook, rendendo il servizio "more useful and social" ed ampliando il già

un anno di Facebook

Nell'impazzare delle classifiche di fine anno, non poteva mancare il riferimento a Facebook. È inutile negarlo, questo è stato l'anno di Mark Zuckemberg: il suo social network ha sbaragliato la concorrenza (spesso agguerrita), si è imposto - oltre che come strumento - anche come discorso a sé nelle conversazioni tra gli utenti ed al (poco) simpatico Mark è stato anche dedicato un film.

Alcuni rischi del Social Media Marketing.

Il Social media marketing è ormai l’asse portante per la strategia commerciale di molti brand, soprattutto perché rende più semplice interagire con gli user, creare o interagire con una tribù digitale, promuovere un rapporto di fiducia con i propri clienti affezionati. Sono sempre di più le aziende che puntano a queste forme di comunicazione diretta del brand attraverso i social networks: oltre ad essere efficace per mantenere un legame con la propria clientela, è anche un modo per estendere la rete di contatti attraverso la circolazione virale dei contenuti, in modo più economico rispetto all’advertising tradizionale.

Ma attuare una strategia di questo tipo non è esente da rischi. Il più frequente e più insidioso di essi è la mancanza di cura per i particolari. Un’esempio recentissimo è quello di Sony Ericsson Italia e di un errore clamoroso di comunicazione. Sabato 27 novembre, sulla pagina Facebook italiana del famoso produttore di cellulari è comparso questo post: