mercoledì 2 febbraio 2011

Quora è già in crisi?

Accolta da squilli di tromba altisonanti e dall'entusiasmo tipico delle next big thing di internet, la piattaforma di social answering Quora ha scosso per qualche settimana la blogosfera. A distanza di poche settimane, però, la bolla pare essere già scoppiata.


Lanciata nel giugno del 2010, questa "piattaforma di condivisione della conoscenza" ha riscontrato una notevole dose di consensi intorno alla fine dell'anno e con l'inizio del 2011 in rete non si è praticamente parlato d'altro. Questo, nonostante il servizio non offrisse nulla di eccezionale rispetto ai suoi concorrenti, come Yahoo! Answers.
In teoria, il servizio dovrebbe sintetizzare funzioni di social networking (in stile Twitter), di domanda/risposta (in stile Yahoo! Answers) e di condivisione della conoscenza (in stile Wikipedia) con un meccanismo per riconoscere le informazioni referenziate.

Il successo mondiale della piattaforma è stato sancito dalla vittoria dei Crunchies Awards 2010 come Best New Startup or Product e da allora non ha smesso di essere uno dei social più chiacchierati della rete.

Tuttavia Quora non è stato esente da critiche e pare che nelle ultime settimane abbia perso anche numerosi utenti. Oggi Mark Schaefer, dalle colonne del suo {grow}, uno dei più autorevoli blog in materia di social networks, ha dedicato un interessante articolo ai limiti di Quora ed ai suoi difetti:
A few weeks ago, we had a great discussion on {grow} about the “Quor-gasm:” the many problems with Quora.  The main point of the post was that despite the enormous buzz about the next “big thing” in social media, there were chronic problems:

• Quora is primed to be gamed into oblivion by flacks and SEO gamesters
• Meaningful contributions are edited or “collapsed” by the Quora gestapo
• The platform floods participants with annoying notices and requests.
• The long-format is far too time-consuming for most people.

Nelle ultime settimane, in seguito al suo boom, il servizio è addirittura peggiorato, con domande-spam inserite a bella posta dalle aziende come “why is ABC the leading company for email marketing management?” cosa che ha resto il lavoro di controllo dei testi da parte di Quora molto più severo e si è ulteriormente aggravata la presenza di notifiche e pop-ups.

Uno dei motivi ai quali Schaefer ed i lettori di {grow} riconducono la rapida ascesa di Quora e la sua rapidissima (almeno per il momento) discesa è la necessità di novità. In un articolo apparso a novembre, Schaefer fa notare quanto sia importante tra gli internauti, e soprattutto tra i blogger, la necessità di "scovare" delle next big thing senza contare quanto la novità - in sé - costi. Adattarsi ad un nuovo social o "migrare" su una piattaforma differente non è un'attività a costo zero: così, costruire una reputazione su un determinato social network ha dei costi e non si può pretendere che gli utenti si spostino facilmente.

In più, per Quora ha avuto un impatto potente l'effetto "me too", in quanto il servizio era inizialmente disponibile solo su invito: una volta reso pubblico l'accesso, è svanito l'effetto iniziale di appeal e si sono invece evidenziati gli enormi problemi del servizio.

Che Quora sia finito o no, questo suo decremento di utenze rimane a monito di ogni futura spasmodica ricerca di una next big thing.

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